Paperino e la Cleopatrias Extinta

ovvero

Dono di Topolino ai suoi amici

- primi anni Cinquanta -

Tra i "pezzi" più rari dal punto di vista collezionistico fra le pubblicazioni Disney del dopoguerra, c'è senza dubbio il "famigerato"

 Paperino e la Cleopatrias Extinta

 così denominato dal titolo della principale storia, di Carl Barks, che conteneva e che in seguito, e per molti anni, non fu più ristampata.

Si tratta di un fascicolo che, in realtà, ha due versioni distinte e pubblicate a distanza di un paio d'anni l'una dall'altra.

La prima vide la luce nel 1950 come albo speciale fuori commercio destinato soltanto agli "amici di Topolino" tesserati o abbonati al periodico (all'epoca mensile).

Questo fascicolo omaggio, perciò, in copertina era intitolato semplicemente "Dono di Topolino ai suoi amici" e vi era indicato ben chiaro (anche troppo) il fatto che ne fosse "vietata la vendita".

Così il "Dono di Topolino ai suoi amici" venne pubblicizzato sul Topolino numero 15 del giugno 1950.

Nell'inserzione era specificato che l'albo "fuori commercio" sarebbe stato spedito gratuitamente a quanti avevano "in corso l'abbonamento a Topolino o agli Albi Tascabili di Topolino o agli Albi d'Oro" nonché a "tutti gli amici che man mano inviano la tessera completa dei bollini di assiduità che si pubblicano su Topolino".

Una "buona scorta di copie", era ancora specificato, sarebbe stata tenuta in serbo per i nuovi abbonati. 

La seconda versione, invece, è quella uscita nelle edicole nei primi mesi del 1952 come supplemento al numero 38 di Topolino libretto, che risale appunto al febbraio di quell'anno.

Questo nuovo fascicolo presentava, per ovvi motivi,  la copertina diversa da quella di due anni prima e stavolta era effettivamente intitolato

Paperino e la Cleopatrias Extinta

 

 

 

Bisogna dire che proprio questa seconda versione è forse quella più rara tra le due. "Paperino e la Cleopatrias Extinta", infatti, arrivò nelle edicole preceduto da una sorta di "lancio" davvero penalizzante. A differenza degli Albi d'Oro e dei Tascabili (le altre due pubblicazioni di punta della Mondadori, in quegli anni) questo supplemento del Topolino non fu quasi pubblicizzato sul mensile. E, anzi, quando sul numero 39 se ne parlò, in un piccolo trafiletto senza immagini, fu per scoraggiare molti lettori all'acquisto. Nel trafiletto, infatti, si spiegava che il supplemento in arrivo nelle edicole altro non era in realtà che proprio il "Dono di Topolino ai suoi amici"  di due anni prima, ovvero le copie rimaste di quel fascicolo "camuffate" da una nuova copertina ma identiche per il resto.

 

Il timore della casa editrice di poter apparire come "truffatrice" agli occhi dei lettori (in un periodo in cui il Topolino stava ancora lottando per conquistare popolarità dopo il passaggio al formato libretto) era evidentemente molto forte. La stessa avvertenza dell'annuncio sul Topolino 39, infatti, era ripetuta anche all'interno dello stesso "Paperino e la Cleopatrias Extinta", nella seconda di copertina:

 

 

 

In realtà, a scoraggiare i lettori all'acquisto non fu tanto il fatto che si trattasse di una "replica", quanto il costo del supplemento giudicato eccessivo: 50 lire per 50 paginette, quando il Topolino libretto costava appena 10 lire in più e di pagine ne aveva il doppio.


RISTAMPE ANASTATICHE

Il fascicolo "Dono di Topolino ai suoi amici" è stato oggetto, in anni più recenti, di due ristampe anastatiche amatoriali.

La prima negli anni Ottanta fu di sole 28 pagine e comprendeva esclusivamente la storia principale (quella di Barks) oltre alla copertina.

 La seconda, invece, è stata realizzata nel 2002 ed è completa. Quest'ultima è riconoscibile da un piccolo "marchio" nella retrocopertina: un minuscolo ovale con dentro le lettere P/R).


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